La realtà virtuale (in inglese virtual reality) è una simulazione digitale tridimensionale di un ambiente ricostruita da un computer, in cui possono interagire uno o più soggetti per mezzo di dispositivi elettronici indossabili, com visori, auricolari, guanti e altri apparecchi destinati al controllo dell’ambiente virtuale e al coinvolgimento sensoriale.
Cos’è la realtà virtuale immersiva?
La realtà virtuale è di due tipi: immersiva e non immersiva. Nel primo caso l’esperienza dell’utente è totalizzante, grazie all’impiego di un impianto software-hardware che coinvolge i sensi dell’individuo a 360° (per esempio per mezzo di un visore-casco). Nel secondo caso si tratta più tecnicamente di realtà aumentata, con un’interfaccia tra l’utente e l’ambiente circostante che restituisce all’individuo informazioni aggiuntive su ciò che vede nella realtà (come ad esempio nei Google Glasses o i comuni smartphone con app AR).
Come funziona la realtà virtuale?
La realtà virtuale richiede, come già detto, di un hardware con una capacità computazionale adeguata (computer, console, smartphone di ultima generazione), di un contenuto multimediale (girato in 3D a 360 gradi oppure elaborato graficamente) e un dispositivo per la visione dello stesso, come un visore VR. In taluni casi l’hardware coincide con il visore (detto standalone: esempi Oculus Go oppure HTC Vive Focus) oppure è richiesto il collegamento dell’headset con il “motore” dell’esperienza immersiva (ad esempio PlayStation VR o Samsung Gear VR).
Dopo aver indossato il visore, opportunamente connesso col sistema, e aver avuto accesso al contenuto VR (che può essere un gioco, un’app, un film oppure un sito realizzato in WebVR), l’utente si trova immerso in un ambiente in cui ai movimenti del capo e degli occhi seguono cambiamenti del punto di vista. Questa illusione è provocata dalle immagini che mutano la loro posizione nel campo visivo dello schermo per rispettare le distanze prospettiche e i punti di fuga in relazione ai movimenti della testa dell’utente.